MODENA - Anche Uisp Modena è idealmente sul tetto del mondo con Elis Carriero, l'atleta della nazionale italiana e portacolori del nostro movimento di pattinaggio a rotelle che ha conquistato il titolo di campione mondiale negli "obbligatori" di pattinaggio artistico a rotelle ad Auckland, in Nuova Zelanda, il 10 ottobre. Un atleta distintosi per il suo impegno in una disciplina di grandissima tecnica e concentrazione che richiede tanta applicazione e capacità speciali. Elis, 22 anni, di Spilamberto, si è avvicinato al mondo del pattinaggio all'età di quattro anni con la voglia di sperimentare e divertirsi, seguito dai tecnici dell'Olimpia Vignola, la società nella quale è cresciuto e si è affermato in tante competizioni Uisp prima e internazionali poi. Seguito dagli allenatori Alberto Annovi e Alessandro Diazzi, si è allenato nell'ultimo periodo presso l'Invicta Skate di Modena. Alla vigilia della sua partenza per la Nuova Zelanda Carriero si era impegnato a divenire testimonial della nostra terra gravemente martoriata dal sisma, promettendo di dare il massimo in nome della gente colpita. Un'ulteriore carica utile per coronare il sogno di una vita sportiva.
Elis, partiamo dall'oro. Com'è andata?
"È stata durissima, sino all'ultimo non pensavo di salire sul gradino più alto. Con l'atleta argentino (2° classificato, ndr) e autore di una prova maiuscola è stata vera battaglia. Quando il tabellone ha evidenziato il mio nome al primo posto ho provato una gioia immensa".
Raccontaci da dove sei partito e come si può arrivare ai tuoi livelli.
"Come tanti bambini mi sono avvicinato a questo sport vivendolo come momento di gioco e da allora non ho più smesso. Man mano che si andava avanti l'impegno e la dedizione mi hanno permesso di crescere tecnicamente vivendo questa attività sempre con grande passione".
C'è una dedica particolare per questo successo?
"Mi ero permesso, nel mio piccolo, di portare nel cuore la nostra terra sofferente: questo mi ha aiutato a trovare ancora più forza per arrivare in fondo a una fantastica avventura sportiva. Dedico ai terremotati questa vittoria. E chiaramente anche a tutte le persone, partendo dalla mia famiglia, che mi hanno sempre sostenuto in ogni momento".
Cosa può dire un campione del mondo ai bambini che si avvicinano al pattinaggio?
"Il pattinaggio è uno sport splendido, una bellissima disciplina che merita veramente tanta attenzione. Lo sport deve essere un momento di crescita, a me è servito tanto per formarmi, misurarmi con me stesso e con gli altri. E quindi ai bambini dico: fate sport e provate il pattinaggio sempre divertendovi".